Il Made in Italy registra una notevole crescita
Previsioni positive per l’export nazionale secondo l’elaborato sull’andamento del Made in Italy nel mondo.
Per l’export italiano si prevede di raggiungere i 490 miliardi di euro entro il 2020 con un tasso di crescita medio annuo del 4%.
Il rapporto di Sace, presentato a Milano nella sede della Borsa Italiana, ha messo in evidenza i settori più performanti per il Made in Italy ovvero: la chimica che, grazie al rilancio degli investimenti nei settori industriali come quello petrolchimico e quello farmaceutico, registrerà entro fine anno un tasso di crescita del 6,3%; la meccanica strumentale che grazie al suo vantaggio competitivo registrerà un +2,2% e i mezzi di trasporto che otterranno un +5%.
Più nel dettaglio i Paesi che incideranno sulla crescita sono il Nord America (+4,9%), l’Asia (+4,6%), l’Europa avanzata ed emergente (rispettivamente del +3,4% e +2,9%), il Medio Oriente con il Nord Africa (2,1%) ed infine il Nord America (+1,6%).
Secondo il rapporto entro il 2020 il nostro Paese raggiungerà il picco massimo di 490 miliardi ripartiti nei diversi anni. L’anno corrente potrebbe chiudersi con circa 433 miliardi di euro in vendite estere.
General Cessioni sottolinea quanto affermato da Roberta Marracino, direttore Area Studi e Comunicazione di Sace: “Non ci stiamo avviando verso la fine della globalizzazione, ma piuttosto verso una sua nuova fase. Una fase ancora più interconnessa, in cui alcuni mercati si chiudono ma molti si aprono, spostando il baricentro della competizione globale dai singoli Stati alle global value chain. Una fase in cui, accanto all’interscambio di merci, anche quello di servizi, progetti e idee assumerà un ruolo sempre più preponderante, e l’export si confermerà un fattore imprescindibile di crescita anche per l’Italia”.
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