Export italiano nettamente superiore all’import
Nel triennio che va dal 2014 al 2016 le esportazioni italiane sono aumentate di 26,7 miliardi di euro e la crescita non accenna ad arrestarsi.
Dal 2014 l’export italiano è aumentato di 26,7 miliardi e questo ha fatto sì che l’Italia arrivasse a esportare più prodotti di quanti ne acquistasse dai paesi esteri; infatti nel 2016 il saldo della bilancia complessiva, che è la differenza tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni di un economia, ha raggiunto i 51,6 miliardi di euro.
I.T.A.L.I.A Geografie del nuovo made in Italy – rapporto biennale realizzato da Fondazione Edison, Fondazione Symbola e Unioncamere – ha evidenziato che le esportazioni italiane hanno realizzato la seconda migliore performance tra quelle registrate tra i quattro maggiori Paesi dell’Unione Europea, ma anche che il surplus commerciale del comparto manifatturiero italiano è al quinto posto su scala mondiale.
Dal rapporto emerge che le caratteristiche del Made in Italy sono molto apprezzate all’estero: grazie alla qualità, all’innovazione, alla creatività, al design e all’artigianalità industriale delle imprese italiane, quest’ultime possono essere competitive sul mercato globale.
Lo studio in questione ha inoltre evidenziato che, tra i fattori portanti di questa crescita, un ruolo da protagonista è giocato dai distretti industriali ovvero delle comunità di piccole e medie imprese che operano principalmente in uno stesso settore economico e che sono attive in un territorio circoscritto (i dati ISTAT del 2016 ne hanno identificate 141).
Queste circostanze, tendono a diffondere ottimismo e per il periodo che va dal 2017 al 2020 le previsioni di SACE, società per azioni specializzata nell’offerta di servizi assicurativi e finanziari per export e internazionalizzazione, prevedono un tasso medio di aumento dell’export del 4% che nel 2020 potrebbe arrivare al valore di 489 miliardi di euro.
Osservando questo quadro complessivo da un ottica più ampia, ovvero focalizzandosi sugli effetti che l’andamento positivo delle esportazioni ha sull’economia italiana, emerge che l’export è una delle spinte principali della crescita futura del PIL italiano che potrà passare dal +0,8 al 1,3% nell’arco del 2017.
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